Che cosa c’è di più magico che imbattersi in una balena?

E’ quanto accade ai bambini che partecipano a “Tracce vicine di mari lontani”, l’appuntamento del Parco Paleontologico Astigiano che inizia al Museo dei fossili, nel capoluogo, e prosegue al geosito di Cortiglione e al Centro visite di Vigliano, dove si può apprezzare la ricostruzione della Viglianottera.

Poi, dopo un breve trasferimento a piedi, i ragazzini vengono allertati dalle guide escursionistiche ambientali Federico Imbriano e Gianluca Poncini: “Dicono che qui intorno esista ancora un angolo di Mare Padano… proviamo a cercarlo… c’è una favola che ci aspetta”.

Accolti in un luogo speciale che aveva tutta l’aria di essere il grembo del mare, i bambini si trovano davanti a Emilia, balenottera di dieci metri di lunghezza e di incontenibile vivacità: veri gli sbuffi del cetaceo, tra inaspettati effetti sonori, e anche il movimento della lingua, nella grande bocca spalancata alla ricerca di cibo.

Sul fondo sabbioso si lascia studiare e accarezzare, Emilia, e scoprire a poco a poco, in un gioco che non prevede spiegazioni (di cos’è fatta la balena, chi l’ha inventata?), ma solo stupori: perché è così che succede nelle favole. Forse un giorno arriverà anche un capodoglio oppure i delfini, chissà.

L’incanto di cullarsi in una storia fantastica (senza però mai perdere di vista il fatto che il Mare Padano nell’Astigiano è esistito davvero).

“Tracce vicine di mari lontani” si rivolge, in particolare, alle famiglie. Prenotazioni e info: 0141.592091; 340.3506539.