Parlando di balene o di cetacei in genere viene subito da pensare alle immense acque oceaniche solcate da questi giganteschi e affascinanti mammiferi marini, così come siamo abituati a vederli nei documentari, filmati, ed appare ancor più improbabile ricollegare il Piemonte, regione non bagnata da alcun mare, con questi animali.Però non è sempre stato così, infatti nel passato geologico il territorio corrispondente all’attuale Piemonte è stato quasi sempre sommerso da mari più o meno estesi e profondi. Questi mari, più caldi dell’attuale Mediterraneo, erano abitati da svariatissimi organismi, che col passare dei milioni di anni si sono diversificati, evoluti e talvolta estinti. Tra questi vi erano anche i Cetacei, come provano le testimonianze fossili che si rinvengono tuttora nei sedimenti terziari e che rendono il Piemonte una delle regioni più importanti internazionalmente per i ritrovamenti dei fossili di questi animali.
I terreni pliocenici dei dintorni della città di Asti sono ben noti per gli importanti affioramenti fossiliferi. In tutta la regione astigiana si sono susseguiti rinvenimenti di ossa e di scheletri quasi completi, appartenenti a Odontoceti e a Misticeti. Fra gli altri sono da ricordare, per importanza sistematica, i notevoli resti di Physeteridae, di Delphiniadae e di Balenopteridae scoperti nei fianchi dei rilievi collinosi esistenti a Sud-Ovest di Asti, ma più frequentemente provenienti dai depositi sabbiosi sui quali poggia la piccola frazione di Valmontasca nel comune di Vigliano d'Asti. In questa località divenuta famosa per la paleontologia dei vertebrati marini del Pliocene medio-superiore, un ritrovamento casuale avvenuto nel 1959, permise di recuperare un grande scheletro di balenottera in buone condizioni di completezza. L'attività di recupero durò circa 26 giorni e lo scheletro venne trasportato al museo di Torino.
Nel 2009, a cinquant'anni di distanza, la "balenottera", o meglio la Viglianottera, una sua fedele riproduzione a grandezza reale, è tornata a casa, diventando centro della sala espositiva permanente presso la sede della Pro Loco nel centro sportivo G.B. Conti di Vigliano d'Asti.
Dopo 54 anni di apnea nei depositi del museo di Scienze naturali di Torino anche il fossile originale è riemerso e ha trovato adeguata sistemazione diventando il reperto più importante e significativo del nuovo Museo Paleontologico di Asti